Vai al contenuto
Festa di SantAntonio Abate a Ploaghe Processione

Festa di Sant’Antonio Abate a Ploaghe

La cittadina di Ploaghe (in lingua sarda Pìaghe, metri 427 s.l.m.), in provincia di Sassari, è piccola e graziosa ed offre un ampio panorama di ricchezze culturali, quali chiese, siti archeologici e monumenti di grande interesse artistico. Il paese è stato per molto tempo sede della diocesi e custodisce un grande complesso religioso costituito dalla Parrocchia.
Il territorio di Ploaghe è stato frequentato fino alla preistoria, dato che Ploaghe presenta un ricco patrimonio archeologico, e si ritiene che l’abitato sia sorto già in epoca pre-cartaginese. Ha subito, quindi, la dominazione romana, durante la quale potrebbe essere stata denominata Plubium dal nome del suo fondatore Plubio.
Viene eretta a diocesi, dal 1090 al 1503, e viene, successivamente, nel dodicesimo secolo, ceduta all’Abbazia vallombrosana di San Michele di Salvenero.

La Chiesa di Sant’Antonio Abate

Dopo la chiesa di San Michele di Salvennero, arriviamo al raccordo tra la SS597 e la SP68 che porta a Ploaghe. Proseguendo sulla stessa in meno di 800 metri troviamo nella campagna, alla sinistra della strada, la Chiesa.
Dedicata a Sant’Antonio Abate, alcuni storici fanno risalire il primo impianto all’epoca bizantina, successivamente ampliato e modificato; altri invece ne ipotizzano la costruzione tra il 1220 ed il 1225, ad opera dei monaci di Vallombrosa, che istituirono un dormitorio annesso al proprio monastero, che si trovava nei pressi della vicina chiesa di San Michele.
Potrebbe però essere appartenuta alla basilica di Saccargia, che ugualmente si trova nel territorio. Nel 1553 è attestata come parrocchia del villaggio di Salvennero.
Realizzata in stile romanico, ha la facciata in trachite bicroma, con portale d’accesso sul quale si trova un’ampia finestra quadrangolare triforata.
All’unica navata, coperta da travi lignee e lunga 13 metri, si può accedere anche tramite un passaggio secondario sul lato sinistro, preceduto da un piccolo vestibolo.
L’altare, oggi scomparso, ospitava una statua del titolare, restaurata di recente e legata ad un fatto inspiegabile, per il quale nel 1560 venne indetto un processo canonico col proposito di attestare la veridicità della testimonianza di 25 persone, che giurarono di aver visto il simulacro sudare miracolosamente.
Nel ‘700 la chiesa venne dotata di un organo e vi furono annesse sei cumbessias.
Un registro del 1872 parla di una reliquia ossea di Sant’Antonio, che era stata autenticata a Sassari nel 1678.
In passato ai festeggiamenti partecipava numerosa anche la comunità di Osilo, per ringraziare il Santo della grazia ricevuta in favore di un proprio compaesano, sopravvissuto ad una rovinosa caduta da cavallo. E questo non sembra essere stato l’unico miracolo.
Ha la classica facciata romanico pisana e righe alternate in trachite rosa e calcare, che è stata probabilmente rimaneggiata in epoca aragonese.
È presente anche una sacrestia affiancata all’esterno da alcune casupole, che un tempo erano destinate alle veglie dei pellegrini, mentre oggi a seguito di un restauro vengono utilizzate come magazzini.
La seconda domenica di luglio è meta di un particolare pellegrinaggio in auto, in quanto Sant’Antonio Abate è stato assunto come Patrono e Protettore dagli Autisti e Motociclisti Ploaghesi.

Chiesa di Sant’Antonio Abate a Ploaghe
Chiesa di Sant’Antonio Abate a Ploaghe
La festa

Per lo svolgimento dei riti sia civili che religiosi è stato costituito un Comitato regolarmente registrato. Il Responsabile della festa religiosa è L’Obriere Maggiore. È colui che custodisce la Bandiera, la espone presso la sua abitazione e la porta in processione durante i riti degli altri Santi. Cambia ogni anno durante la seconda fase dei festeggiamenti.
In passato il giorno solenne cadeva il martedì di Pentecoste, mai in epoca moderna, la festa in Onore di S. Antonio Abate, si svolge in due fasi.
La prima, prettamente religiosa, si svolge nel giorno della ricorrenza, il 17 gennaio, presso la Chiesa Campestre dove il Parroco di Ploaghe celebra la messa al cui termine viene acceso un grande fuoco, precedentemente preparato dai membri del Comitato, il quale viene benedetto dal Parroco. Successivamente viene allestito un ricco buffet, vengono preparati i tradizionali “gnocchetti sardi al sugo di pecora”, carne arrosto, rigorosamente di maiale e buon vino, tutto offerto dal Comitato.
La seconda fase, per ragioni pratiche, si celebra la seconda domenica di luglio. La parte religiosa inizia il giovedì con la celebrazione dei vespri che terminano il sabato sera. La domenica mattina si svolge la Messa Maggiore. Al termine, la statua del Santo, le bandiere a Lui dedicate, accompagnato dalle bandiere degli altri Santi, viene caricata su di un mezzo appositamente preparato e addobbato con fiori di campo per svolgere la Processione che parte dalla Chiesa Campestre, seguita dalle autovetture, le motociclette, le biciclette e i trattori, scrupolosamente addobbati di fiori, raggiungendo il paese e sfilando per le Vie. Giunti all’altezza della Piazza XXVIII Aprile il Parroco procede alla benedizione delle autovetture, motociclette, biciclette e i trattori, in quanto gli autisti e i motociclisti ploaghesi lo hanno assunto a proprio patrono e protettore. Al termine della benedizione la Statua fa rientro presso la Chiesa. La domenica sera viene celebrata nuovamente la Messa, nell’occasione della quale si volge il “Rito dello scambio della Bandiera” tra L’Obriere uscente e quello entrante. Le migliori autovetture, motociclette, biciclette e trattori addobbati, precedentemente valutati attentamente da una giuria, composta da alcuni membri del Comitato, vengono premiati durante le serate musicali che si svolgono a Ploaghe in Piazza XXVIII Aprile, addobbate a festa e dove vengono allestiti dei banchi per la somministrazione di bevande e ottimi panini.
Ultimamente, tutti i membri del Comitato, si stanno adoperando per realizzare una festa campestre, concentrando festeggiamenti religiosi e civili tutti nel sito della Chiesa così da onorare ancora di più S. Antonio Abate.

Festa di Sant’Antonio Abate a Ploaghe - Benedizione
Festa di Sant’Antonio Abate a Ploaghe - Benedizione
Preghiera dell’automobilista

“Signore!
Concedimi una mano ferma e un occhio vigilante,
affinché non ferisca alcuno quando passo.
Tu hai dato la vita e io Ti chiedo che nessuna delle
mie azioni sia contro questo dono che viene da Te.
Insegnami ad usare la mia automobile per i bisogni degli altri,
a non disprezzare, per amore della velocità,
le bellezze del mondo che Tu hai creato,
affinché possa con gioia e cortesia continuare la mia strada”.

Amen

(Giovanni XXIII)

Dove e Quando

Info

Foto

Video

Festeggiamenti di Sant’Antonio Abate a Ploaghe (SS). Video di G’isula Web Tv – Tradizioni Popolari in Sardegna (2016).

  • Contenuti della pagina a cura di:
    Marco Pilo
Condividi su...

Powered by Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, Macerata Campania - Italy